SPESSO NON VI ACCORGETE DELLA MIA PRESENZA, EPPURE CI SONO, CON TUTTA ME STESSA E CON LA MIA INCROLLABILE FEDE


La maggior parte delle mie coppie di sposi, una volta consegnata la galleria con le foto più belle del matrimonio, rimangono sorprese per la quantità impressionante di scatti che restituisco loro della cerimonia e mi chiedono come sia stato possibile dato che a mala pena si sono accorte della mia presenza (con annessi complimenti al termine della cerimonia da parte del parroco di turno!).

Capisco il vostro stupore e vi assicuro che questo è possibile solo perché in quel momento sono davvero con voi con tutta la mia incrollabile fede.

Da sempre vivo la domenica con devozione, frequento gli ambienti parrocchiali e per anni sono stata animatrice del catechismo per i bambini delle elementari.

Tutto questo nel corso degli anni mi ha aiutato a creare un metodo di lavoro sempre più discreto e rispettoso dei tempi e delle necessità che la liturgia richiede.

Sapete che in teoria è necessario conseguire un patentino approvato dalla curia per poter fotografare un matrimonio religioso? Sottolineo in teoria perché per conseguirlo è necessario rivolgersi all'Ufficio Liturgico di Roma, dato che a livello parrocchiale è altamente improbabile trovare referenti e corsi.

Durante la celebrazione è necessario sapere come muoversi, quando scattare e quali aree utilizzare. Le foto sono un ricordo prezioso ma il rispetto è altra cosa.

Gli spazi che un fotografo può utilizzare liberamente durante la celebrazione sono quelli laterali delle navate, il corridoio centrale solo per il tempo strettamente necessario per qualche scatto scenografico della chiesa allestita, l'altare è fuori discussione, ma chiedendo il permesso al parroco è possibile utilizzarlo per lo scambio anelli e qualche scatto ampio. Per quanto riguarda invece i momenti della celebrazione è sempre possibile scattare e muoversi con più libertà durante i canti (ed è proprio in questo momento che raccolgo la maggior parte di tutti gli scatti), letture e omelia assolutamente no (ma basta essere velocissimi, portare a casa lo scatto che serve e spostarsi subito), promesse e scambio anelli certo che sì, consacrazione eucaristica assolutamente no.

Per chiarirvi in modo concreto le idee ecco una piccola selezione della galleria che ho consegnato a Erika e Fabio, una mia coppia di sposi che ha celebrato la loro messa presso la Chiesa di Premariacco (UD) il 23 settembre 2023. Mattinata piuttosto grigia ricca di nuvole davvero minacciose, ma la loro dolcezza, unita alla gioia dei loro famigliari e amici, ha reso tutto perfetto. Pura poesia invece l'Autobianchi di Fantozzi.